| Benvenuto a CAMEROTA - MARINA DI CAMEROTA
Marina di Camerota si trova lungo la Strada Statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospita una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle, Cala Fortuna e cala Monte di Luna, Cala Bianca, Pozzallo e Porto Infreschi.
L'area della "Marina" è motivo d'interesse paleontologico[1], per via della presenza di reperti fossili, scoperti nelle piccole grotte lungo la costa nei primi anni '80, da amatori. Successivamente esse vennero custodite dagli enti preposti, con il cominciare degli scavi, ed attualmente sono visitabili dai turisti.
Tali grotte si trovano nella zona di Lentiscella e fra di esse, spicca per le dimensioni dell'ingresso e per la forma la "Grotta della Serratura".Altre importanti sono la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice, la Grotta della Cala, il Riparo del Poggio. Altre ancora si trovano sulla costa e sono raggiungibili solo via mare.
Nel 1960, alcuni resti di crani umani ritrovati nella Grotta Sepolcrale e mal ricostruiti, fecero per breve tempo ritenere che fosse stato ritrovato un "anello mancante" nella catena evolutiva umana, giacché i reperti (risalenti al Paleolitico Medio) si presentavano come quelli di un individuo dal mento sporgente e dalle notevoli capacità craniche, in netta contrapposizione all'Uomo di Neanderthal. Al presunto ominide venne dato il nome di Uomo Camerotense, ma dopo poco tempo studi approfonditi ne fecero cadere la già debole identità.
A circa 2 km ad ovest dell'abitato,nelle vicinanze di Capo Grosso,è stata scoperta alla fine degli anni'60 una duna fossile che ha restituito interessanti reperti dell'era Paleolitica e Neolitica. Poco lontano sono stati ritrovati i resti di un insediamento greco, forse un'Acropoli, risalente al VII-VI sec.a.C.
Una delle grotte di Lentiscella è adibita come piccolo museo dov'è esposto il Leone di Caprera, una goletta che nel 1890-1891 attraversò l'Atlantico da Montevideo a Livorno.
Uno dei 3 membri dell'equipaggio, Pietro Troccoli (1852-1939), era cittadino di Marina di Camerota, emigrato giovanissimo in Uruguay.
Fra i motivi d'interesse, meritano citazione le tre "torri del telegrafo", attualmente in restauro. Risalenti all'epoca borbonica, erano un sistema di vedetta e comunicazione, site lungo tutta la costa sud tirrenica.
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